6 aprile 2023

rimasto in bozze, merita di uscire dal limbo, a futura memoria... 

I primi mesi del 2022 sono stati intensi, difficili, ma hanno portato sviluppi positivi.

La diagnosi di figlia1 è stata rivista a marzo dall'equipe di pediatria che l'ha seguita durante l'ultimo ricovero, stavolta presso l'ospedale di Padova. Sempre di long covid si tratta ma pensano sia recuperabile al 100%, non dovrebbero rimanere danni permanenti. Hanno modificato la terapia togliendole quei farmaci i cui effetti collaterali erano più devastanti del problema per cui erano stati prescritti prescivendo in alternativa un mix di vitamine e altri integratori (pea, nac, etc) e hanno individuato un piano riabilitativo ad hoc ( 5 giorni su 7 alla settimana tra fisioterapia, idrokinesiterapia, manipolazione cranio sacrale e chiropratico che le riallinea lo scheletro)... ad oggi, oltre alla mobilità ha recuperato la memoria, e con molto impegno è riuscita a salvare anche l'anno scolatico, pure con soddisfazione. Per quanto riguarda gusto e olfatto il recupero è più lento ma migliora anche questo aspetto (da novembre 2020). Cosa più importante,il suo umore regge. 

Figlia 2 ha concluso alla grande il ciclo scolastico e a settembre inizierà la nuova avventura al liceo linguistico.

Altra cosa bella, concreta, di questi mesi è stata la vicinanza di persone con cui ridere e sdrammatizzare, a volte stare semplicemente in silenzio. Ho ricevuto abbracci, sorrisi, gesti gentili disinteressati. Ho incontrrato tanta gente, visto realtà belle ed altre orride. Ho cercato di non caricare nessuno delle mie preoccupazioni, ma mi ha dato sollievo poterne parlare. Ho osservato, ho consolato, ho trovato dei complici e ho anche  scremato, sia tra i vecchi che tra i nuovi. Non ho cercato negli altri risposte o soluzioni, ma ho trovato piacevole, quando c'è stato, il confronto.  Se devo sbagliare, tanto vale sia con la mia testa. Dal cilindro sono uscite magicamente anche Persone del mio passato ricomparse dopo 20/25 anni, nel momento in cui ne avevo necessità. E' stato davvero bello averle vicine, come se un filo invisibile le avesse attirate nuovamente a me. 

Il mio ricovero urgente dei primi di maggio trasformatosi in un avventura ospedaliera di oltre un mese con due interventi a distanza di 10 giorni mi hanno messo alla prova, fisicamente ed emotivamente. Ma è andata, il pensiero fisso su figlia1 e figlia2 non ha dato spazio a tentennamenti o debolezze di sorta. Oltretutto, l'unico modo di tenere in piedi gli altri tre era mostrare sicurezza e fiducia, anche quando in realtà ero terrorizzata. Sono passati mesi, non ho ancora la diagnosi ma mi sento abbastanza in forma, mi tengono controllata su molteplici fronti, non sanno cosa cercare. Tanta spocchia in alcuni camici bianchi che poi si rivelano ai livelli di Mago Merlino... altri per fortuna invece capaci e impegnati.

Decisamente un 2022 vissuto, bruciato, istruttivo.

30 novembre 2021

La scorsa settimana, in uno di quei momenti in cui sei vicino all'esplosione, sono uscita di casa, per respirare, per non sfogarmi su chi non ne può nulla. Più forte di me non sprecar tempo, ho pensato di andare a fare la spesa. Doveva essere un'azione innocua. Ma in mezzo alla gente improvvisamente ho provato una sensazione stranissima di "fuori posto". Io ero davvero fuori posto. Di solito nemmeno mi accorgo degli altri, in quel momento invece ne ho provato fastidio, tanto. Mi mancava l'aria, letteralmente. Gli atteggiamenti, le espressioni, gli odori, l'aggressività della gente... troppo di tutto. Ho riposto la spesa e mi sono defilata, sono salita in auto e ho raggiunto il bosco, per fortuna c'era ancora luce. E li, nel silenzio, tra gli alberi, in solitudine, mi sono ricomposta. Per stavolta è andata bene.